Informazioni sul corso

Buongiorno ragazzi, volevo sottolineare che per MAKE IT A CASE non dovete per forza focalizzarvi su una PSF classica, ma su qualsiasi azienda che sia knowledge intensive, ossia che eroghi servizi per cui sono prevalentemente necessarie le competenze professionali.

Ricordatevi che ci sono anche i “tech developers” , che spostano il concetto di  organizzazione professionale verso quello più ampio di organizzazione ad alto contenuto di intelligenza, cioè dove concorre maggiormente l’intensità della conoscenza implicita nei servizi che esse erogano, piuttosto che la professionalizzazione dei dipendenti/collaboratori.

Loveloch (1983) per esempio, adottando come prospettiva di identificazione il grado di interazione tra professionista e cliente e il grado di customizzazione del servizio erogato, raggruppa in un’unica categoria i professionisti classici (quali avvocati, ingegneri e architetti) e altre categorie di impiego quali gli idraulici e i tassisti che – ugualmente – erogano servizi “tagliati a misura” per rispondere alle specifiche esigenze di ogni singolo cliente.

Non sorprende quindi che gli studiosi che si sono occupati di professioni e di PSF a partire dai primi anni del ventunesimo secolo abbiano analizzato le più disparate forme organizzative e molteplici settori contribuendo in questo modo a dilatare i confini della definizione di organizzazione professionale. Vi sono infatti studi sulle law firms (Pinnington e Morris, 2003; Hitt et al., 2001; Malhotra e Morris, 2009; Malos e Campion, 2000), sulle management consultant and training (Nätti e Still, 2007; Semadeni e Anderson, 2010), su investment banks e financial services (Groysberg e Lee, 2009; Greenwood et al. 2006), accounting firms (Greenwood et al. 2005), auditing firms (Malhotra e Morris, 2009; Lenz e James, 2007), architectural firms (Masurel e Van Montfort, 2006), engineering firms (Malhotra e Morris, 2009),  medical organizations (Briscoe, 2007; Nam et al. 2010), computer software development and technology integration firms (Greenwood et al. 2006), ecc.

le occupazioni professionali emergenti quali i pubblicitari piuttosto che i private bankers o i consulenti di direzione hanno un proprio corpus di conoscenze costruito sulla base di un sapere proprio della professione che svolgono, e soggetto ad un processo di accumulazione esperienziale, hanno un forte orientamento alla qualità del servizio e al cliente, hanno un elevato livello di autonomia operativa e gestionale nonché un certo livello di prestigio che gli riconosce il contesto sociale in cui sono inseriti. Se ne evince pertanto che per avere una visione ampia e moderna di professione e di organizzazioni professionali è necessario allargare il focus dell’analisi e ampliare i confini del settore professionale.