Caccia al tesoro

Soluzione

Soluzione

di Sgrignoli Marco -
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In questi giorni abbiamo letto le vostre ricostruzioni dei fatti. Ce ne sono di molto belle: alcune davvero complete, altre davvero creative, altre ancora complete e creative. Anche noi ne abbiamo una, quella che abbiamo pensato all'inizio e su cui abbiamo costruito i vari indizi che avete trovato in giro per S. Pellegrino. È la "soluzione giusta"? Valutate voi: in fin dei conti, si tratta di una storia di fantasia...

Nel 1910, il generale italiano Luigi Cadorna e il cartografo tedesco Ernst Hermann Heinrich Hammer furono ospiti al Grand'Hotel di San Pellegrino Terme. I due solevano discutere molto fra loro e passare le loro sere al vicino casinò. Al centro delle loro conversazioni vi era la realizzazione di una mappa criptata, capace di rivelare l'ubicazione di un punto solo a chi disponesse delle informazioni necessarie per decifrarla.
Tale mappa venne realizzata da Hammer, sfruttando la "proiezione retroazimutale" da lui recentemente ideata, le tecniche della geometria inversiva (Kreisspiegelung) e un "punto notevole" dei triangoli assai poco noto, denominato "Mittenpunkt". Il luogo celato dalla mappa sarebbe stato di importanza cruciale nell'imminente conflitto mondiale: il generale Cadorna si era infatti convinto che portando lì le proprie armate avrebbe ottenuto una vittoria definitiva contro l'esercito nemico.
 
Pressò il casinò soggiornava in quel periodo anche un francese, di iniziali J.F. Costui era una spia, al soldo del Deuxième Bureau de l'État-major General, e seguiva molto attentamente le operazioni di Hammer e Cadorna. Sospettava che Cadorna fosse stato tratto in inganno dai suoi informatori, e che il punto da lui ritenuto tanto importante potesse rivelarsi il luogo di una futura imboscata austriaca. Ne avvertì il suo comando generale, e perché i suoi superiori potessero scoprire la verità provvide a sottrarre la mappa al generale, facendogliela perdere durante una giocata al casinò.

Il Bureau non riuscì mai a decifrare la mappa, o forse non se ne interessò mai davvero. Fatto sta che, quando nel 1917 le truppe di Cadorna furono schierate sull'Isonzo nei pressi di Caporetto, la battaglia con le truppe austro-ungariche e tedesche si rivelò una sanguinosa disfatta. Dopotutto, i sospetti della spia erano fondati... O, probabilmente, quello di Cadorna era stato solamente un abbaglio.