16-18 maggio 2024: Giornate di studio 'Prosopografie 2024'

16-18 maggio 2024: Giornate di studio 'Prosopografie 2024'

de Elena GRITTI -
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Numerosi Centri di ricerca e Istituzioni universitarie nel mondo hanno di recente sviluppato progetti di ricerca finalizzati alla realizzazione di prosopografie (anche con l’apporto delle ‘Digital Humanities’).

La ‘disciplina prosopografica’, inizialmente dedicata allo studio di gruppi di personalità storiche attraverso analisi comparate dei loro percorsi biografici, si è caratterizzata in seguito anche come filone di ricerca della storia sociale, esaminando le caratteristiche comuni di raggruppamenti familiari e di singoli, in contesti geograficamente e cronologicamente definiti.

A seguito della realizzazione dei maggiori repertori prosopografici dedicati al periodo antico e bizantino:

·       Prosopographia Imperii Romani (PIR), nata per iniziativa di Th. Mommsen e edita a partire dal 1897/1898 fino al 2006;

·       The Prosopography of the Later Roman Empire (PLRE), promossa e ideata da A.H.M. Jones, pubblicata fra il 1971 e il 1992;

·       Prosopographie chrétienne du Bas-Empire (PCBE), opera voluta da H.-I. Marrou insieme a J.-R. Palanque, edita fra il 1982 e il 2013, con previsione di ulteriori sviluppi nei prossimi anni;

·       Prosopographie der Mittelbyzantinischen Zeit (PMBZ), progetto sviluppato dalla Berlin-Brandenburgischen Akademie der Wissenschaften, avviato nel 1998 e accresciuto fino al 2013, con versione digitale;

·       Prosopography of the Byzantine World (PBW), opera promossa e curata dallo staff del King’s College London, coordinato da M. Jeffreys nel 2011, con un progetto di realizzazione digitale sviluppato fra il 2000 e il 2016,

 

le ricerche di settore hanno ricevuto nuova linfa e la disciplina è riuscita ad affermarsi nel panorama più ampio degli studi storici.

Nelle indagini di storia antica e di storia economica, concentrate tanto sulle corporazioni artigianali o di mercanti, quanto sulle élites commerciali, la prosopografia ha sempre ricoperto un ruolo centrale, mentre nell’ambito delle ricerche di età medievale e moderna ha vissuto momenti alterni, laddove è stata costante l’elaborazione metodologica.

La contemporaneità annovera opere storiografiche come The structure of politics at the accession of George III (1929) di L. Bernstein Namier, realizzate seguendo meticolosamente il metodo prosopografico, nell’intento di ricostruzione di interessi particolari, determinanti nell’affermazione di ideologie politiche; secondo un modello evocativo ancora una volta dei primi riusciti tentativi di analisi socio-politica del mondo antico con R. Syme in The Roman Revolution (1939).

Oggi gli studi storici internazionali prediligono concentrarsi sulla mobilità, sulle reti sociali e sulla circolazione delle idee, tutti ambiti per i quali è particolarmente proficua l’applicazione del metodo prosopografico, che si distingue dalla biografia proprio in quanto considera paradigmi particolari e collettivi, reciprocamente interrelati, che consentono una migliore comprensione dei rapporti tra singoli e istituzioni.

 

Percorrendo il filo che da Mommsen e Marrou conduce alla ‘disciplina prosopografica’, anche presso l’Università di Bergamo è stata promossa la realizzazione di un progetto di ricerca prosopografico, che ha analizzato i rapporti tra il Mediterraneo orientale e l’Italia transpadana fra i secoli II e VII d.C. (Sostenuto dal Dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione con due assegni di ricerca e supervisionato dai professori F. Lo Monaco e da P. Cesaretti, come principale esito del progetto la pubblicazione del volume di E. Gritti, Prosopografia romana fra le due partes Imperii (98-604). Contributo alla storia dei rapporti fra Transpadana e Oriens, “Munera” 45 e 47, Edipuglia, Bari 2018 e 2019, con estensione digitale www.humot.it).

 

Le Giornate di studio che qui si propongono nel contesto bergamasco, in ideale dialogo a distanza con la prima discussione interdisciplinare sulla metodologia prosopografica, promossa da Averil Cameron presso la ‘British Academy’ (Av. Cameron (ed.), Fifty Years of Prosopography. The Later Roman Empire, Byzantium and Beyond. “Proceedings of the British Academy” 118, Oxford University Press, New York 2003), hanno l’obiettivo di chiamare a raccolta progetti prosopografici che abbiano considerato lo sviluppo della disciplina in senso diacronico e diatopico, analizzando quindi l’evoluzione del settore di studi con una visione multidisciplinare, che comprenda anche le nuove realizzazioni digitali e le problematiche riguardanti le attuali normative a protezione dei dati.

 

Un relatore ospite (Prof. Peter Schreiner), di prestigio internazionale, introdurrà la prima giornata con una lectio magistralis insieme alla Professoressa Isabel Grimm-Stadelmann.

Docenti appartenenti al ‘Comitato scientifico’ e studiosi di riconosciuta esperienza nel settore modereranno le diverse sessioni di lavoro articolate su base cronologica e disciplinare.

I relatori saranno selezionati attraverso una procedura di ‘call for papers’ (pubblicazione della ‘Call’ circa a metà novembre 2023, con scadenza di invio delle proposte entro il 15 gennaio 2024 e pubblicazione dei selezionati entro il 31 gennaio 2024).

L’iniziativa sarà diffusa anche attraverso i principali canali social (portale web, facebook, instagram, x-twitter).

Si prevede la pubblicazione degli atti del convegno nel 2025 su specifica rivista di settore.